Riflessione spirituale di mercoledì 4 ottobre 2017. Memoria di San Francesco d’Assisi
Braccia corte…
Si parla molto di semplicità di valori, di tornare a vivere come una volta… dove un po’ di pane ed olio era il migliore dei menù! Tutti ci emozioniamo dei racconti di povertà, di mitezza dove l’arrivismo non si sapeva cosa fosse e la corona del rosario ci portava a radunarsi tutti intorno al camino. La televisione? Manco a pensarla, perché non era la centralità della famiglia!
Ora che questa società industrializzata ha perso il controllo sulla qualità morale, va ad escogitare altri diabolici sistemi di inquinamento sociale: gender, psicanalisti e anti depressivi ultimo grido! Si, amici, io direi per chi vuole vivere in pace e ancora non l’ha mai provato, di mangiare pane e cipolla e vivere in povertà d’animo! Sinceramente guarderemmo ed apprezzeremmo di più il cielo. Per chi non lo sa, tutto scende dal cielo incarnandosi nell’uomo e seminandosi nella madre terra. Benediciamo il nostro Dio che usa tanta pazienza verso tutti ed esprimiamo, con bei gesti, rispetto per il Santo Creato, Ed allora sentiremo la voglia di cantare “laudato sii o mi Signore per sorella madre terra”. Buongiorno, amici, e auguri a tutti quelli che si chiamano FRANCESCO e Francesca. Vi benedico.
Diacono don Emilio Cioffi, “il poverello da sempre” di Dio. Amen.