Riflessione serale.
Riflessione serale....
Parlo, col cuore in mano, a te Ministro Sacro, di riprendere la vita sacerdotale, di rivalutare la tua vocazione per cui ora sei sacerdote, se ancora credi alla tua chiamata! Guarda come Dio ti ha ascoltato: sempre stanco, sempre acido, sempre freddo, sempre chissà quale guaio avevi passato; mai disponibile, mai disposto a confrontarti per paura di perdere la potestà! Una tua vita fatta solo di “sono io il parroco!” ...sempre pronto un pretesto per non fare qualcosa che poteva dare gioia... Ora Dio ti ha ascoltato: non avevi voglia di celebrare la messa? Ecco il Signore ti ha accontentato.
Stanco di confessare perché altre tue cose ti hanno preso..., ora sei più libero di riposare! Processione e adorazione oggi non ti hanno impegnato ...ed anche qui Gesù ti ha accontentato! Ora hai più tempo per le tue passeggiate.
Ministro sacro, il Signore ti ha preso in parola, ti ha tolto le fastidiose tradizioni popolari che secondo te non hanno senso, sei libero da tutto e soprattutto non hai più orari! È ovvio che questo mio parlare è per quei ministri svogliati, mi dispiace per loro che chiudono la Grazia al popolo affidatogli . E poi, a voi preti che vi credete padroni delle parrocchie, o padroni di sconvolgere le tradizioni consolidate da anni, anche qui Dio vi ha accontentato: niente feste, niente colpi scuri, niente di niente per salvaguardare la vostra “delicata” salute e la vostra pigrizia autorizzata! Tutto, il Signore ha preso in considerazione della tua stanchezza cronica ed anche dei tuoi sbalzi di umore e delle tue acidità caratteriali verso il popolo Santo di Dio! Ora avete le chiese vuote, senza cori, senza quella gente che vi ha amato ugualmente! Ora sei tutto te stesso, ora tutto vorresti inventarti per farti dire “bravo”, ma dimentichi che anche per la confessione hai detto che non eri disponibile, che eri troppo stanco. Tutto vuoto, tutto senza senso.
...Quando dicevi che si poteva celebrare anche senza il popolo è vero, dovo accettare questa verità, continua allora, se ti fa piacere, a celebrare senza il popolo, senza le loro croci. Dio sicuramente ti accontenterà ancora, di sicuro. Domani è Pasqua cerchiamo di tornare ad essere umili ad essere servi fedeli, servi di Dio: “il servo che ama il suo padrone lo ascolta, non fa di testa sua; il servo è sempre sottomesso alle leggi e non si fa delle leggi per i comodi suoi!”
Riflettiamo prima che sia troppo tardi! Consacrate i vostri paesi ai Santi Patroni a cui appartengono, consacrategli il loro popolo affinché si possa evitare qualcosa ancora di peggio! Oh Maria, Regina che combatte il coronavirus, prega per noi e apri la mente a questi figli tuoi che chiami “prediletti del tuo amatissimo cuore”.
E a te, sacerdote servo amorevole, dico grazie che riesci a darci quello che i ministri pigri ed egoisti non vogliono e non possono dare ...per la loro avidità.
diacono emilio cioffi