La liturgia
Pensiero del mattino 17 agosto 2019.
La liturgia.
Al giorno d’oggi
ognuno ritiene di poter fare come vuole e utilizza un linguaggio esplicito per non essere coinvolto dagli altri: “Io faccio come voglio” “chi mi vuole mi cerchi”... espressioni di libertinaggio di persone che fanno le regole a modo loro ma nello stesso tempo le impongono pure. Amici svegliamoci, non è possibile vivere senza regole. Anche nella stessa chiesa per chi non lo sa c’è un libro che si chiama Messale, che è di colore rosso ed è sempre sull'altare, e da quel libro scaturiscono le regole di ogni celebrazione. È ovvio che anche qui ci sono quei ministri che pensano “a modo loro” e non si attengono a quanto stabilito, ma ce ne sono altri che rispettano le regole e a questi va il plauso ed il ringraziamento per il rispetto della liturgia. Amici diamo esempio di unità e di rispetto delle regole; ricordiamo che il sacro va trattato come sacro e non come a noi piace. Nel libro rosso sull'altare c’è scritto come pregare per unirsi alla Chiesa Universale affinché le tante voci sparse per il mondo diventino una sola voce di preghiera a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. È per questo che non si può prescindere dall’unica regola se non si vuole rompere la forza della preghiera universalmente recitata. Quindi amici, la regola ci unisce e ci fa forti. Riflettiamo.
Buona giornata a voi tutti che amate la liturgia di Dio. Vi benedico, diacono don emilio cioffi, “il diacono severo”, di Dio. Amen.